
Un'idea di Urbanistica
Un ciclo di conferenze che approfondirà, attraverso testimonianze di interpreti del dibattito urbanistico, il tema del significato e del ruolo della pianificazione urbanistica nella situazione attuale.
Maggio 2016
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Il Programma.
Il programma si articolerà attraverso tre serie di iniziative che verranno documentate attraverso video sul sito della Fondazione:
TESTIMONIANZE
Interventi con cadenza annuale o semestrale di protagonisti, italiani o stranieri, chiamati a rispondere su temi di carattere generale che la Fondazione riterrà centrali all’interno del dibattito urbanistico
COLLOQUI
Incontri che coinvolgeranno persone o gruppi che abbiano pubblicato un testo, condotto una particolare esperienza sul campo ecc. relativamente, in particolare, alla tutela e alla valorizzazione del territorio
EVENTI
Convegni o seminari della durata di uno o più giorni su temi ritenuti meritevoli di un approfondimento a più voci
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L'urbanistica nell'era globale.
All’inizio degli anni Settanta del secolo scorso si sono manifestate gravi difficoltà all’interno dell’economia. La ristrutturazione economica che ne è conseguita ha avuto effetti dirompenti anche perché si è verificata contestualmente allo straordinario sviluppo dell’informatica e delle telecomunicazioni: prende così avvio un processo che per la sua ampia diffusione geografica verrà indicato con il termine “globalizzazione”, che ha una valenza, oltre che economica, sociale e culturale.
Le conseguenze di questa situazione sono rilevantissime a livello territoriale. I cambiamenti sono particolarmente sensibili nelle regioni che fanno riferimento alle principali città globali, nelle quali vi è stata una radicale ristrutturazione spaziale a causa dei cambiamenti verificatisi nel campo della produzione industriale, dell’agricoltura, dei servizi avanzati, del commercio, della cultura. Prende corpo una nuova forma spaziale, che Castells ha chiamato “spazio dei flussi”, che fa riferimento ai flussi di informazione, di capitali, ma anche di immagini, suoni e simboli, che dominano la vita economica e la politica e che collegano, con una rapidità e una intensità inedite, punti diversi della terra, delle regioni, delle città. Accanto a questa forma dello spazio globale, tuttavia, vi sono anche luoghi nei quali la maggior parte della popolazione vive la propria esperienza quotidiana abitando, lavorando, trascorrendo il proprio tempo libero in una cornice fatta di spazi locali contigui e fisicamente interrelati e identificabili. Da questi spazi tendono a isolarsi le logiche dominanti del potere e della ricchezza che si riconoscono nello spazio dei flussi: lo spazio pubblico, l’elemento chiave che potrebbe consentire di stabilire un rapporto fra i diversi frammenti urbani, spesso non funziona più in quanto luogo dell’interazione sociale.
In questa situazione, risultano evidenti le difficoltà della pianificazione urbanistica alla quale istituzioni indebolite dall’affermarsi di un pervasivo neoliberismo concedono scarsi margini di iniziativa. Le proposte più significative in questo campo partono dalla premessa che la realtà delle città e del territorio non è solo il prodotto del mercato, ma anche di una cultura subalterna a modelli modernisti che hanno esaltato la mobilità privata e la specializzazione funzionale, sottovalutando la complessità del fenomeno urbano. L’attenzione al tema della sostenibilità sociale e ambientale si traduce invece nella proposta di progettare luoghi coerenti con i tratti della storia locale, nei quali vi sia in rapporto equilibrato fra trasporto pubblico e privato, siano presenti diverse funzioni, possano convivere popolazioni diverse per reddito, etnia, gruppi di età.
È evidente, tuttavia, che questi obiettivi non sono conseguibili, neppure in piccola parte, senza il coinvolgimento dei molti soggetti che operano sul territorio e un confronto - il cui esito, nella difficile situazione attuale, non è affatto scontato - fra diversi punti di vista su questioni riguardanti le condizioni economiche, sociali, culturali che consentano di ristabilire un rapporto fra le dimensioni globale e locale.